Identità Milano

TAKESHI IWAI - I miei spaghetti al pomodoro: dalla pasta con il ketchup alla cucina libera di Aalto

Sono tanti i chilometri che separano il Giappone dall’Italia. Takeshi Iwai li ha percorsi, lasciando la Prefettura di Ibaraki dove è nato nel 1978, per il Belpaese. Uno dei suoi signature da Aalto, progetto a lui affidato da Claudio Liu dove ha conquistato la stella, sono gli Spaghetti di pomodoro alla tsukemen, ovvero spaghettini freddi con cacio al basilico da intingere come nella tradizione giapponese (foto). A cambiare è il contenuto della scodella: non c’è dashi ma salsa di pomodoro datterini preparata alla sua maniera, con crema di pistacchio e basilico e ciotoline di stracciatella con rafano, cipolla rossa in agrodolce e tagete («Il mio ingrediente preferito», confessa), olio di ginepro e purea di umeboshi. Di questi spaghettini ha raccontato la storia salendo, per la prima volta, sul palco di Identità di pasta mescolando i ricordi d’infanzia in cui spadroneggiano soba (spaghetti di grano saraceno), udon (spaghetti di farina 00) con la tradizione di un classico italiano dalle mille versioni come la salsa di pomodoro.

Protagonisti

  • Takeshi Iwai

Canale

  • Identità Milano

Categorie

  • Congresso

Temi

  • Identità di Pasta

Anno

  • 2021

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