Carlo Cracco arriva sul palco di Identità Milano 2022 accompagnato dal suo secondo Luca Sacchi, con lui dal 2007, e con la solita instancabile visione di un mondo da esplorare «guardando quello che c’è oltre». Ossia «viaggiare per me è condizione di vita – spiega – Ed è anche il motivo che mi ha spinto ad intraprendere questo mestiere che non è un lavoro ma una passione. Il piatto stesso è un viaggio, una continua curiosità che ci spinge verso luoghi non convenzionali. Ogni viaggio nasconde un tesoro fatto di persone e prodotti, è la scoperta di un territorio». Cracco partecipa al congresso dal 2004: «Il futuro è oggi, ma è iniziato allora. Volevamo fare qualcosa di nuovo, mettendoci il sogno, l’incoscienza e assecondando lo spirito della cucina che è sempre più avanti rispetto a chi cerca d’ingabbiarla. La vera sfida ora è immaginare il nostro lavoro tra 10 anni e augurarci che ci permetta sempre di esprimerci come sappiamo».