«Sono nato a Savona, a dieci chilometri da Varazze, dove c’erano i miei nonni che, a ogni Pasqua, mi regalavano l’uovo Lavoratti. Ricordo come fosse oggi il profumo di cioccolato che invadeva la sala da pranzo e che doveva essere consumato con parsimonia per farlo durare più a lungo possibile». Comincia così, con motivazioni proustiane, la storia di passione di Fabio Fazio, autore e conduttore televisivo, che ha rilevato l’azienda ligure nata nel 1938, investita dalla crisi post-covid, per proteggerne il ricordo e assicurarle un futuro.
Una vicenda iniziata quando Davide Petrini, tra i soci e oggi amministratore delegato, gli ha annunciato che Lavoratti aveva deciso di sospendere le attività. La risoluzione del conduttore di Che tempo che fa è stata perentoria: «Rileviamo noi l’azienda». Ma poi? Serviva l’aiuto di qualcuno che nel settore fosse un’eccellenza. «Ho chiesto a Massimo Bottura chi potesse aiutarmi in quest’avventura». La risposta è arrivata subito: «Devi cercare a Noto, al Caffè Sicilia». Ossia, Corrado Assenza…