«Non è facile per un giapponese imparare la lingua italiana. Ancora più difficile è imparare il linguaggio della cucina». Sorride Takahiko Kondo da Tokyo sul palco di Identità di pasta 2023; sarà l’allegria che ha assorbito in Italia negli ultimi 18 anni, sarà perché al suo fianco, sul palco, nella vita e nel lavoro, c’è la sua compagna Karime Lopez. I due cuochi sono genitori di una bambina di un anno e, dalla scorsa primavera, indossano entrambi la toque da chef della Gucci Osteria da Massimo Bottura di Firenze. Lopez, prima donna messicana ad aver cucito la stella Michelin sulla giubba, tiene a precisare: «Il piatto che presentiamo è un omaggio all’Italia e alla nostra nuova memoria. Non abbiamo avuto timore reverenziale nel trasformare la pasta, intoccabile in questo paese, perché non abbiamo un legame storico con essa. Essendo stranieri, abbiamo avuto la leggerezza di vedere la tradizione italiana in altro modo». Arriva così la spiegazione di Takahiko: «Ho sempre fatto confusione tra le parole cannolo, cannellino e cannellone. Da questa confusione linguistica abbiamo ideato il piatto e quello che tutti conoscono come dessert diventa un primo».